venerdì 14 dicembre 2012

IL METODO PACH

Ieri mi hanno richiesto una decorazione per cameretta:"non saprei..anche due orsacchiotti...o...Winnie the pooh"....mi si è accapponata la pelle...
Non ho nulla contro l'orsacchiotto diventato celebre grazie alla Walt Disney..ma direi che non è proprio il concetto che io e Chantal cerchiamo di trasmettere..
Come già espresso in post precedenti  il nostro metodo è incentrato sulla ricerca pedagogica che va al di sopra dei contenuti di marketing.
Un bambino può rimanere affascinato dalla dolcezza di winnie the pooh ma la sua immaginazione potrebbe svilupparsi ed accentuarsi meglio davanti ad una forma astratta immersa nei colori sia tenui che accesi; davanti immagini che ricordano la famiglia o davanti a forme ispirate a numeri, lettere o oggetti ad uso quotidiano..
Il metodo Pach, come tutti gli altri metodi pedagogici, in fondo sono molto sottovalutati..c'è molta ignoranza dietro il mondo del bambino..a mio dire..sembra che.. nessuno sia mai stato bambino..nessuno si ricorda come l'immaginazione viaggiava in base a ciò che ci circondava..traevamo spunto da quello che toccavamo o da quello che osservavamo..
Mi sono sentita dire: "Il bambino ha solo bisogno dell'affetto dei genitori, nient'altro"..
Vero, Verissimo, ma perchè non levare quel "nient'altro" e magari aggiungere all'amore dei genitori uno sviluppo pedagogico incline ai tempi moderni e soprattutto a costo zero?
Non lo dice solo il metodo Pach..lo sostiene tutta la grande pedagogia..e credo che mai si potrà fermare lo studio all'infanzia e questo perchè i tempi cambiano e l'uomo si adatta ai cambiamenti.
In poche parole..se mi chiedete decorazioni per le Vostre camerette..io sarei onorata e ben lieta di accontentare ogni vostra esigenza e perchè no, sviluppare ogni vostra idea creativa per i vostri piccoli...ma per favore non cadetemi nella banalità. Siate così avanti da capire che Winnie the Pooh o Pippo Pluto e Paperino, pur grandi personaggi loro siano, non trasmettono nessun messaggio se appiccicati sui muri a solo scopo decorativo.
Paola


venerdì 7 dicembre 2012

QUANTO CI SIAMO STUDIATI??

Tutti noi siamo stati bambini perchè... nessuno è nato adulto!

Nella società attuale c'è poco interesse sulle attività ludiche del bambino e ci lasciamo coinvolgere da tutto ciò che il consumismo di massa ci propina.
Sbagliato.
Sbagliatissimo.
Filosofi, scienziati, pedagogisti, psicologi hanno scritto e riscritto, studiato e ristudiato sui comportamenti dei bambini..e poi?
Grande testimonianza ci lasciano personaggi come Jean Piaget con lo studio dello sviluppo intellettivo con tanto di metodo scientifico diviso in diverse fasi cosicchè anche nel gioco è possibile capire sia le basi di apprendimento sia il livello di crescita e di maturazione del bambino...
ok appreso ed applicato...
Oppure gli studi di Maria Montessori dove non si parla soltanto del metodo ma anche di una filosofia di pensiero..
ok appreso e non tanto applicato..
E poi...
E poi...
E poi ci ritroviamo ad affrontare la società attuale che assiste alle politiche educative disastrose improntate sulla disciplina, sul moralismo, sui pregiuduzi. Il tormento dei luoghi comuni sull'educazione all'infanzia o all'adolescenza che ci spingono ad affrontare temi come il bullismo, l'emarginazione, la sessualità. l'apprendimento. 
Troppi luoghi comuni e troppi sentito dire, che ci fanno tralasciare il vero significato di una riflessione pedagogica.

sabato 24 novembre 2012

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE E ATTRAVERSO LO SPECCHIO NELL'ARTE CONTEMPORANEA




Nel precedente post abbiamo parlato di Giovanni Calò il quale diceva appunto:

"...E' necessario che i libri per ragazzi non siano leggibili solo in funzione dell'età alla quale sono rivolti, ma che siano capaci di suscitare l'adesione dei loro lettori..."

Quindi, come non poter citare Charles Lutwidge Dogson, meglio conosciuto come Lewis Carroll, che ha volutamente riempito i suoi testi di illustrazioni e dialoghi andando contro una letteratura brittannica di metà ottocento improntata sull'istruzione pedagogica e moralistica e senza nessuno scopo, anche, di divertire.

La sua migliore opera in questo senso è proprio la storia di Alice nel paese delle meraviglie ed il suo seguito, Attraverso lo specchio, che non sono solo diventati un classico della letteratura ma hanno esercitato una grande influenza sull'arte. Alcuni dei movimenti artistici piu importanti come il surrealismo sono stati suggestionati dall'assurda concezione spazio temporale di Alice nel paese delle meraviglie
La figura del Coniglio Bianco che rappresenta l'adulto ossessionato dal Tempo. Il tempo, concetto interiore ed eterno a confronto con quello esteriore e limitato dell’adulto. le filastrocche del colto Humpty Dumpty ed i gemelli Tweedledum e Tweedledee al limite dell'assurdo.
Il nonsense che raggiunge l'apoteosi nel poemetto Jabberwocky, totalmente composto di parole inventate.

Il gioco degli scacchi per raccontare una storia, così come il gioco delle carte e con quello del croquet.


La logica ed il calcolo matematico a confronto con gli impegni quotidiani, l’incalzare del tempo e dare scacco matto alle esigenze del momento.


Artisti come Max Enst e Renè Magritte che hanno esplicitamente dichiarato il loro debito nei confronti dell’opera di Carrol.
Attraverso l'arte degli illustratori comprendiamo meglio come altre persone abbiano interpretato i giochi linguistici dell'enigmatico scrittore. Come John Tenniel, suo illustratore per tutte le due storie.
Ecco allora una serie illustrazioni di Salvador Dalí, opere di Max Ernst e Dorothea Tanning,ma anche un eccezionale film di René Magritte, intitolato semplicemente “Alice in Wonderland”, del 1957.



I Surrealisti inglesi, soprannominati “figli di Alice”, sono rappresentati da opere di Paul Nash, Roland Penrose, Conroy Maddox e F.E. McWilliam. 


Tra gli anni Sessanta e Settanta, l’arte concettuale vide in Alice
uno strumento per l’esplorazione della relazione tra realtà 
e percezione, come la Pop e la Psychedelic Art. 
Opere di Jan Dibbets, Dan Graham, Joseph Kossuth, Yayoi Kusama, Adrian Piper, e Marcel Broodthaers . 
Il tema così attraente e contemporaneo del viaggio dall’infanzia all’età adulta è fonte di grande studio e ispirazione per gli artisti; 
i rapporti tra linguaggio, significato e nonsense; le relazioni tra 
la dimensione dell’osservatore e l’ambiente che lo circonda,
tra le diverse prospettive e la tensione tra percezione e realtà. 
Un letterato, fotografo, scienziato, di metà ottocento che ha dato origine col suo mondo fantastico ad una sfida infinita di immaginazione.... partendo dalla letteratura ed arrivando all'arte!!

......“Che me ne faccio di un libro senza figure e senza filastrocche?”




martedì 20 novembre 2012

GIORNATA MONDIALE DELL'INFANZIA


Un regalo speciale da parte dell'arte ai bambini
Oggi che è la GIORNATA MONDIALE DELL'INFANZIA, mi sembra giusto parlarvi di un preziosissimo regalo che quest'ultima ha ricevuto dall'arte e dalla pedagogia alcuni anni fa. Spesso si è convinti che la parola arte comprenda solo il disegno, i colori, la scultura e via dicendo. Oggi mentre leggevo un libro a proposito della narrazione e delle letture preferite dai bambini, mi è saltata subito all'occhio una particolare osservazione.

venerdì 16 novembre 2012

CHILD ART GALLERY

CHILD ART GALLERY 

Volevo sottoporre all'attenzione di tutti questo spazio permanente dove artisti possono esporre le loro creazioni dedicate all’infanzia. Una vera e propria galleria dove prende avvio un programma che sviluppa una cultura primaria dell’arte. Il genitore accompagna il bambino nell’esperienza, può osservare insieme, commentare e chiaccherare prendendo spunto dai quadri.
Naturalmente può decidere di comperare, anche prendere l'occasione per un regalo non banale dedicato ai bimbi nuovi nati, compleanni, occasioni da ricordare...
L'esposizione è permanente e la potete trovare da join-coloriamo il tempo...questo mese fino dicembre saranno visibili le opere di Nanou Herman, artista francese che esprime tenerezza, serenità, calore ed eleganza. Non perdetevela!
Tutti i dettagli child art gallery


giovedì 15 novembre 2012

IL PERCHE' DEL BLOG

  Il perchè del Blog  
Questo blog nasce, come uno spazio informativo sui bambini e sull'arte visti come un amalgamarsi e unirsi di progetti e osservazioni  interessanti e di rilievo.   
Lo spazio online da noi realizzato sarà destinato a tutti coloro che saranno interessati alla condivisione di materiale informativo, novità e progetti sul mondo dell'arte nelle sue molteplici sfaccettature e sul pianeta del bambino preso non solo nell'ambito artistico ma anche in quello pedagogico.
Accostare i bambini all'arte non è solo un passatempo divertente, ma è anche un'esperienza che permette loro di ampliare il proprio sguardo, fare nuove esperienze sensoriali, andare oltre l'apparenza di quello che molti recepiscono come uno "scarabocchio". 
Forse è il miglior accostamento che si possa fare è proprio quello del bambino con l'arte.
Non esiste infatti un soggetto che sappia esternare tutto quello che ha dentro in modo più sincero di un bambino, figurarsi con uno strumento dalle mille forme quale è l'arte. 
Il nostro obbiettivo è infatti quello di osservare e comprendere il rapporto che si può instaurare tra due soggetti all'apparenza così diversi ma in realtà molto più simili di quello che si possa credere.
"Un bambino creativo è un bambino più felice..." 
                                                       Bruno Munari 

Chantal & Paola