lunedì 21 gennaio 2013

Piccoli esploratori

Trovo che questo post possa rivelarsi particolarmente utile per tutti coloro che amano come noi unire arte e infanzia in un miscuglio di creatività.
Non ci vuole per forza un giocattolo prefabbricato per accontentare un bambino anche perchè basta osservarlo nel proprio modo di approcciarsi all'ambiente e agli oggetti per riscontrare che per lui tutto si rivela essere un gioco.
Nella "primissima" infanzia, più precisamente  durante il primo anno di vita,  i bambini sono molto più interessati a spostarsi nell'ambiente per raggiungere un oggetto nelle vicinanze che attribuire un significato a questo, anche perchè ancora non hanno le competenze adatte per farlo (come il linguaggio).
Il bambino si trova nella condizione e nel pieno desiderio di esplorare attraverso i sensi, tutto quello che lo circonda, non a caso i piccoli sono soliti a conoscere le cose portandole alla bocca! 
Questo è il miglior suggerimento che un bambino può dare a chi si occupa di lui e cioè la creazione di nuovi stimoli!
Gli asili nidi o le comunità 0-3 anni, sono la migliore dimostrazione di questa forma di creatività! 
Quello che apprezzo di molte scuole della prima infanzia è l'utilizzo di oggetti di riciclo come bottigliette di plastica con una manciata di pasta corta all'interno che possa sostituire una maracas!
A questo proposito chiudo il mio post con un vero e proprio esempio storico e di grande valore per la storia della pedagogia. Sto parlando degli interessantissimi studi di Elinor Goldschmied che hanno portato  al famoso CESTINO DEI TESORI, oggi adottato in quasi tutti i servizi della prima infanzia in moltissimi paesi europei.
L’uso del “Cestino dei tesori” è uno dei modi per assicurare al bambino una ricca esperienza in una fase in cui il suo cervello è predisposto a ricevere, a sviluppare connessioni e a utilizzare le informazioni raccolte.
Il “Cestino dei tesori” raccoglie una varietà di oggetti, la maggior parte dei quali si può
trovare nell’ambiente in cui i bambini stessi vivono, ma nessuno dei quali può definirsi un vero e
proprio “giocattolo” alla vista dell'adulto. Si tratta di:
Oggetti naturali: pigne in diverse misure, sassi di diverse grandezze, conchiglie, grandi 
piume, un limone, un’arancia, una piccola spugna naturale;  
Oggetti di materiale naturale: un gomitolo di lana, un rocchetto di seta, un pezzetto di carta 
vetrata, un pezzetto di velluto, un pezzetto di fustagno, un anello di osso, un pennello da barba, un 
pennello per dipingere;
Oggetti di legno:  una scatolina, un anello da tenda grande, sonagli di vario genere, un 
fischietto di bambù, un portauovo, una palla da rammendo;
Oggetti di metallo: cucchiai di varie misure, un piccolo imbuto, un pezzetto di carta 
stagnola, vari anelli portachiavi legati insieme, catenelle di varie qualità e di una certa lunghezza; 
Oggetti vari: pelle, stoffa, pelliccia, un pezzetto di tubo di gomma, sacchetti di stoffa con 
fiori di: lavanda, rosmarino, timo, chiodi di garofano, ecc.  
Oggetti di carta: scatolina di cartone, un pezzo di carta velina, di carta più pesante, l’interno 
dei rotoli della carta igienica; 
Gli studi della  Goldschmied sono molto precisi anche per quanto riguarda il cesto e il suo contenuto: << il cestino non deve superare i 35 cm di diametro e i 15 cm. di profondità, e deve essere robusto, tale da non rovesciarsi se i bambini vi si appoggiano. Tutti gli oggetti contenuti devono essere lavabili, salvo le pigne, che i bambini non mettono in bocca. E’ necessario curare la pulizia degli oggetti e aggiungere sempre qualche nuovo "esemplare">>. Ma non solo... << E’ importante che l’adulto presente sia convinto dell’importanza di consentire al bambino di lavorare indisturbato>>.
Si dice sempre che un bambino “stia solo giocando”, ma osservandolo mentre esplora avidamente questi materiali, si vede che sta sviluppando un apprendimento vitale già nel primo anno di vita.
L’osservazione dell’attività dei bambini porta a notare diverse cose: la qualità della loro concentrazione, le notevoli differenze individuali che si manifestano già in questa età precoce, e quanto il materiale favorisca lo scambio di comunicazione con la persona adulta presente.
                                                                                              Chantal

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